Il Centro Storico
Ultima modifica 4 aprile 2024
Una visita a Gradoli non può iniziare che dal suo centro storico che ha come punto di partenza Piazza Vittorio Emanuele, dove si può ammirare la fontana a fuso con mascheroni. Da qui attraverso l’arco, detto “di Ciuchini”, ove era l’antica porta di accesso al borgo, si accede al centro storico. A destra potremo vedere gli antichi palazzi signorili tra i quali la casa canonica, vecchia sede comunale e la casa di Horatio Romano, contabile dei Farnese il cui nome è ancora bene visibile sopra l’antico portale.
In fondo alla via troviamo la piccola Chiesa di San Michele Arcangelo, probabilmente già esistente nel 1118 all’epoca del Sinodo della Val di Lago.
Salendo l’antica via del Castello si entra in quella che era la parte fortificata del paese. Qui potremo trovare ciò che rimane della Chiesa di San Giovanni Decollato, che con il suo Ospedale dei poveri e Oratorio della Pietà, è una delle più antiche di Gradoli.
Oltrepassando un arco entreremo in una piazzetta tipicamente Rinascimentale, dove potremo ammirare Palazzo Galeotti, che ha al suo interno splendidi affreschi, e l’antica cisterna medioevale. In fondo alla piazza si può ammirare la splendida Chiesa della Collegiata di Santa Maria Maddalena, collegata al palazzo dall’antica canonica una volta utlizzata dalle seguaci di Lucia Filippini.
Sul lato sinistro, al piano terreno del maestoso Palazzo Farnese, vi è la Chiesa di San Filippo Neri, consacrata nel 1718.
Attraversata la piazza troviamo la Chiesa di San Pietro in Vinculis, detta “della Madonna”, considerata rurale nel 1600 in quanto fuori dal paese allora ubicato all’interno delle mura.
La Chiesa di San Rocco è invece ubicata nella salita che parte dal fondo della piazza e che fu costruita per volontà del popolo scampato alla peste.
Uscendo dal paese per la “strada vecchia” e oltrepassato il colle, ecco la piccola Chiesa di S.Egidio ove viene celebrata la messa ogni 1^ settembre.
Imboccando invece l’Arco di San Vittore si giunge ad un colle dove sorge la Chiesa di San Vittore con annesso un piccolo romitorio. La tradizione popolare afferma che fu costruita come ex-voto nel luogo ove i Saraceni sarebbero stati bloccati dalla nebbia, risparmiando così i cittadini di Gradoli. Per ricordare l’evento il 14 maggio si svolge una processione che parte dal paese con le reliquie di San Vittore e raggiunge la chiesa ove viene celebrata una messa cantata.
(Notizie tratte da "Gradoli Storia e Territorio" di Elena Agostini BetaGamma Editrice - Wikipedia - Foto di Angelo Mariotti)