Descrizione
Un primo riferimento ad essa è del 2 dicembre 1296; negli anni successivi al 1440 la Cappella del Castello di Gradoli fu restaurata e, successivamente, consacrata il 10 settembre del 1447.
Nel 1535 papa Paolo III la dichiarò insigne.
A seguito di un incendio sviluppatosi nella seconda metà del 1600, ebbero inizio i lavori di ristrutturazione che la portarono all'aspetto odierno. La nuova chiesta fu consacrata il 28 aprile 1705 dal Cardinale M.A. Barbarigo.
La chiesa, con la sua facciata sobria ed elegante in stile barocco, forma con la torre campanaria un complesso unico.
Presenta un portale centrale con due colonne e timpano ad arco, due porte laterali con timpano triangolare.
Il suo interno è composto da tre navate divise da sei pilastri in finto marmo venato.Quella centrale ha una volta a botte con finestroni e termina con un'abside.Quest'ultima, decorata agli inizi del XVIII sec. da Francesco Alippi e Luca Rubini, s' innalza su sei colonne con capitelli compositi.
Addossati al primo pilastro di sinistra della navata centrale si erge un elegante pulpito in noce scuro.L'opera, non terminata, è dell'artigiano tedesco Matteo Siler "faber ligniarius excellens" morto in Gradoli nel 1678, ove era rifiugiato.
I confessionali, il coro, i lampioni processionali e la sacrestia in noce sono opere artigianali risalenti al 1700.
Sono sei gli altari che si incontrano percorrendo le navate : a sinistra l' altare del Suffragio o del Purgatorio, di San Francesco, della Madonna del Rosario.
A destra invece ci sono gli altari di S. Andrea, di San Carlo e del S.S. Crocifisso.
Dalla sacrestia si accede ad un Museo di arte sacra aperto nel 1979. Qui sono conservati un ciclo di affreschi rinascimentali che hanno per soggetto la passione di Cristo.Sulle paraste che dividono i diversi quadri, il giglio farnesiano ci rivela la committenza dell' opera.Si è portati perciò a dedurre, dato che non esisteva una cappella interna al palazzo Farnese, che questo spazio un tempo potesse essere la piccola Cappella dei Farnese.
Al' interno del museo si trovano anche quindici tavolette del 1700, paramenti liturgici, candelabri, suppellettili sacre ed ex voto.
(Notizie tratte da "Gradoli Storia e Territorio" di Elena Agostini - BetaGamma Editrice - Foto di Angelo Mariotti)
Modalità d'accesso
Assenza di barriere architettoniche.
Indirizzo
Orario per il pubblico
Orari di apertura sono: dalle 8.30 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.30).
Punti di contatto
Ulteriori Informazioni
Costo: gratuito.
Ultimo aggiornamento: 17 giugno 2024, 12:15